Ziggy è in viaggio tra le stelle


“The White Duke ha programmato l’ultimo atto di una opera immaginaria, tanto fantastica quanto reale, per sempre vitale.
Il sottofondo sonoro che ha lasciato all’umanità tutta, ci traghetterà per l’ultima volta o forse per sempre in un viaggio attraverso mondi inesplorati, tra echi lontani e speranze mai vane. 
Il messaggio, il rispetto, l’amore scenderanno come liquide perle mentre Ziggy e gli altri apriranno un varco tra le stelle”  

In un momento di riflessione, confusione e si ammettiamolo anche sconforto il nostro amabile Massimo, noto sceneggiatore e disegnatore di fumetti, ci racconta la propria esperienza legata al ricordo di DAVIDE BOWIE, The White Duke!

David Bowie l’ho scoperto da bambino, erano gli anni stellari di Star Wars e dei robottoni giapponesi ed io ero in prima media. 
Space Oddity lo comprai con i miei risparmi, paghetta dopo paghetta, dopo Magical Mistery tour dei Beatles era il secondo LP che compravo. 
David Bowie mi conquisto’ immediatamente, di lui mi piaceva tutto, tanto che negli anni cominciai a disseminare nei miei fumetti riferimenti alle sue canzoni, e in generale alla sua estetica. 

David Bowie e’ stato il mio alieno buono, lo sguardo oltre l’infinito, la poesia degli spazi siderali, fuori e dentro di noi. 
La mia fantascienza, quella che ho scritto e disegnato, e’ stata e sara’ sempre in qualche modo una fantascienza bowieana. 
Bowie mi ha ispirato quanto Michael Moorcock e Wally Wood, forse addirittura di piu’, in quanto più di ogni artista, il suo personaggio trascendeva i medium stessi con i quali si esprimeva.

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