RISCOPRIRE L’ANIMA DELLE COSE NEL DESIGN ECOLOGICO

by Chiara Musino:

“SEI DI PIU’ DI QUELLO CHE SEMBRI” 

RISCOPRIRE L’ANIMA DELLE COSE NEL DESIGN ECOLOGICO 

E’ un semidio, l’uomo, quando crea. Abbiamo il potere di dare una nuova vita alle cose, di far nascere la Bellezza dove la maggioranza della gente non la vede o, addirittura, dove vede solo qualcosa da buttare via. In un mondo in cui il consumismo stava viaggiando ai mille all’ora, stiamo imparando a riprenderci il sapore delle piccole cose, di oggetti che possono reinventarsi, di materiali caldi così come ce li ha regalati madre natura, che, quando ci scorriamo sopra le dita, forse non sono perfetti ma hanno un’anima e hanno tanto da raccontare. 

Da qualche anno nel campo del design si sta facendo largo un bisogno di ecologia e di rispetto per l’ambiente e questo ha portato alla riscoperta di alcuni materiali e al concetto di riciclaggio. Fra questi “materiali naturali” il primo fra tutti è sicuramente il legno, che negli ultimi decenni era stato messo da parte e soppiantato dalle plastiche e dai materiali hi-tech o sostituito da legni finti. Oggi, finalmente, si sta riprendendo il posto che merita ed è così che dalle mani di esperti artigiani nascono manufatti ed opere d’arte più o meno tradizionali. Il bello del legno è che è un materiale super versatile ed è così che, oltre ad un austero mobile, prendono vita faccine simpatiche che quando le vedi ti mettono il buon umore e che sembrano avere un’anima nascosta, lì sotto quella corazza quadrata: da personaggi famosi a volti nuovi, mai visti, che presto diventeranno familiari, “coinquilini”, o addirittura il primo sorriso che vediamo la mattina, quando ancora assonnati e avvolti fra le coperte salutiamo timidamente il mondo. 

Oltre al legno, sempre secondo la logica di una ecologicità perfetta, si stanno riscoprendo anche altri materiali del passato come il bambù, le fibre vegetali come il cocco, il sisal, il rattan, tessuti e carte naturali come la pergamena e la carta di riso e, perchè no, la stessa terra diventa materia prima.

La creatività umana fa nascere la bellezza dove meno te lo aspetti, dal recupero di materiali “scarto”, oppure da altri che fino ad ora non erano mai stati utilizzati per creare manufatti di design, il che comprende oggetti diventati ormai vecchi e inservibili (come i copertoni delle ruote delle biciclette che diventano cinture), gli scarti di alcune produzioni industriali (come per esempio un pezzo di una lastra di marmo trasformata in un tagliere da cucina) e anche rifiuti destinati al cestino come imballaggi e scarti del caffè. Da questi ultimi, pensate, il designer tedesco Sebastian Thies ha fatto nascere delle sneakers.  

Ma non è finita qui: sta comparendo anche una serie di materiali nuovi più costosi che possono essere un’alternativa a quelli sintetici per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano in quanto il loro smaltimento è pressochè innocuo per l’ambiente: stiamo parlando delle nuove plastiche naturali, derivate dal glucosio o dal mais. 

Che dire… spazio totale alla fantasia, che può essere espressa ampiamente rispettando e impreziosendo un mondo bellissimo. 

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