Motta, la fine come nuovo inizio.
New Age Club, Roncade (TV), 11 Novembre 2023
La cosa che più sorprende, quando si va al concerto di un artista contemporaneo, è notare una assoluta eterogeneità del pubblico. Al New Age Club di Roncade, infatti, si presentano le più svariate generazioni: da quelle più giovani che hanno preso per eredità i primi lavori del cantautore di Pisa, a quelle che meno ci si aspetta, volendo, perché vissute nei periodi della grande musica d’autore italiana, dalle fiabe targate De Gregori, agli orizzonti interminabili di Battiato.
Forse ancora qualcosa c’è, in questa musica italiana calcolata algoritmicamente dalle major e dallo shuffle.
Il club è ristretto, intimo, e alle 21:45 entrano i protagonisti della serata. Assieme al sempre misterioso e affascinante Francesco Motta, sul palco si presentano Bianca WhiteMary alle tastiere e all’elettronica, Francesco Chimenti al basso e violoncello, Davide Savarese alla batteria e Giorgio Maria Condemi alla chitarra.
Il concerto inizia e l’ambiente si fa magnetico, elettrica l’aria. Il primo pezzo proposto è “Anime perse”, brano che ha presentato, la scorsa primavera, il nuovo album “La musica è finita”.
La fine, la paura di non essere in tempo, forse di invecchiare, temi che, per chi conosce Motta, ritornano in maniera ciclica e necessaria per la produzione artistica.
Eppure l’energia emanata è palpabile, è reale. La forza che si percepisce si scontra frontalmente con la malinconia e la passività che potrebbero ingannare nell’ascolto dei lavori in studio. Anzitutto, si deve sottolineare un lavoro di service ineccepibile, gli strumenti e le voci valorizzati al massimo e che riempiono la piccola sala del New Age in ogni suo più nascosto angolo. Ci troviamo di fronte a un connubio riuscito di buona scrittura, ottima musica acustica ed effetti elettronici. Francesco si divide tra pianoforte, chitarra acustica e cantato, per darsi poi, nell’encore, a un ausilio ritmico di rullante che ha un effetto scenico importante, oltre all’effettiva efficacia musicale. I musicisti si ritagliano una figura di primo piano, non sono solo puro elemento di accompagnamento, ma veri e propri coprotagonisti, tutti dimostrando nella propria esibizione un livello altissimo.
Si canta, si balla e si sta bene.
E Francesco è bello, bello perché riduce le distanze e regala un senso di fratellanza autentico, fa quasi sembrare che sopra quel palco potrebbe esserci chiunque al suo posto e lui è solo quello fortunato. La realtà è che è bravo, bravissimo, ed è quanto di più vicino al vostro reporter ci sia nella musica italiana in questo momento. Ed è talmente bravo che, oltre a proporre un live di qualità musicale eccelsa, aggiunge al tour una costante presenza di Emergency, prendendo una posizione seria tra chi fa dei propri traguardi, una possibilità.
L’intenso respiro iniziato alle 21:45 si conclude circa due ore dopo in una serie di inchini divertiti. Il New Age ritorna allora alle sue danze del sabato sera e l’augurio è che, ad ogni fine, si accompagni d’ora in poi un nuovo malinconico inizio.
SCALETTA
Anime perse
La musica è finita
Per non pensarci più
Alice
Prima o poi ci passerà
E poi finisco per amarti
Maledetta voglia di felicità
Se non avessi avuto te
Scusa
La fine dei vent’anni
Sei bella davvero
Quello che non so di te
La nostra ultima canzone
Via della luce
Del tempo che passa la felicità
ENCORE
Se continuiamo a correre
Roma Stasera
Ed è quasi come essere felice
Quello che ancora non c’è
Si ringrazia il NEW AGE CLUB – ELP PR & MEDIA RELATIONS
Testo di Stefano Artuso e FOTO di Lucrezia Pegoraro, Courtesy by A.N.L. 2023