Manca pochissimo alle 21:00 quando raggiungiamo l’Anfiteatro del Venda, un praticello nel mezzo dei colli Euganei incorniciato da un piccolo bosco. La sensazionale “Luna Blu” illumina la platea creando un’atmosfera unica impreziosita dalla vista sulle luci dei paesi ai piedi delle colline. Ci sono tutte le premesse per vivere una bellissima serata.
I musicisti salgono sul palco, seguiti da Motta che viene calorosamente accolto da tutti noi che non vedevamo l’ora di poter vivere le emozioni di un suo concerto dal vivo.
Il tour è concentrato sulla presentazione dell’album “SEMPLICE”, il nuovo lavoro del cantautore uscito lo scorso Aprile. Finalmente è qui sul palco, a contatto con il pubblico per arricchirci l’anima con la sua musica. Dai pezzi più poetici ai pezzi più rock non mancano certo le instancabili energie e le parti psichedeliche, nonostante si sia costretti a restare seduti.
Non sono mancate le battute sulla probabile eterna durata del concerto, per sottolineare l’insostenibile mancanza del poter fare concerti a causa della pandemia. E ripetutamente i fan urlano “sequestraci” a conferma di voler rimanere il più a lungo possibile in quella splendida cornice a godere della sua musica.
L’atmosfera è intima, essenziale ma magica. Motta durante le parti strumentali sembra immergersi completamente nelle melodie, dimenticandosi di avere un pubblico di fronte. Balla, salta, si china, si accende una sigaretta, cammina su e giù per il palco, fino a riprendere in mano il microfono e ricominciare a cantare.
Anche lui è visibilmente emozionato dal calore che gli viene regalato e dall’incanto che lo circonda, e continua a ringraziare il pubblico sottolineando quanto sia bellissimo e meraviglioso.
Il live termina dopo quasi due ore e dopo ben due encore. Che dire, una lode per Motta e la sua band.
Foto di Melissa “Mellistrange” Galliazzo