Le regole di galateo degli invitati per evitare matrimoni da Horror Stories
Milano, Maggio 2023 – La stagione delle cerimonie è entrata nel vivo e con essa si spalancano anche le porte di quel campo minato che ogni invitato deve attraversare per evitare di trasformare la partecipazione al matrimonio in una piccola Horror Story. Quali sono le regole di galateo per l’ospite perfetto? Come riconoscere il dress code wedding adeguato?
A queste e altre annose (e spinose) domande risponde Elisa Motterle, etiquette trainer, che ha fatto delle buone maniere lo strumento prezioso per insegnare a elevare il proprio standing e aggiungere bellezza al mondo.
Bon Ton dell’ospite perfetto.
Essere l’ospite perfetto di un matrimonio non è difficile, le regole di bon ton esistono proprio per semplificare la vita ed evitare passi falsi.
Per prima cosa è fondamentale capire a chi è indirizzato l’invito. La risposta è semplice: solo chi è indicato sulla busta, eventuali accompagnatori o prole non si portano se non sono specificatamente invitati.
Successivamente è importante confermare la propria presenza il prima possibile, idealmente entro una settimana dalla ricezione dell’invito. Dare forfait qualche giorno prima della cerimonia o, peggio, non informare gli sposi della nostra assenza è un gesto di grande maleducazione da evitare in assoluto, a meno che non ci siano gravi imprevisti.
Il nostro regalo di nozze sarà commisurato al numero di ospiti presenti sull’invito, ovvero: se vado a un matrimonio da sola farò un presente più piccolo rispetto a chi partecipa con marito e figli. Buste con contanti o anonimi accrediti su Iban sarebbero da evitare, meglio scegliere dalla lista nozze.
Infine una piccola chiosa di galateo sociale. Stiamo partecipando a una cerimonia il cui ingrediente fondamentale è l’amore: lasciamo in borsa il telefono e partecipiamo attivamente alla festa condividendo la gioia dei novelli sposi. Tuttavia ciò non significa perdere ogni ritegno: no a sbronze moleste, piedi scalzi sulla pista da ballo, brindisi poco graditi.
Wedding dress code: gli errori più comuni.
Qui è il caso di spezzare una lancia a favore degli ospiti: il problema maggiore di come vestirsi a un matrimonio non è causato dagli invitati ma dal fatto che in Italia non si usa esplicitare sull’invito il dress code desiderato. Detto ciò, evitare gli errori più comuni è facile se si seguono alcune semplici regole.
Per lei, ecco i punti di attenzione:
1. Mai vestire di bianco o di colori chiarissimi come grigio perla o azzurro ghiaccio. L’unica a risplendere deve essere la sposa.
2. Evitare il nero. Si tratta di un evento felice, il nero è elegante ma per le nozze è decisamente troppo cupo. Per un matrimonio serale preferite il blu navy o il verde scuro, per il giorno invece meglio scegliere palette più vive.
3. Mise provocanti e dettagli chiassosi. Scollature abissali, spacchi assassini etc.. sono fuori luogo in un’occasione solenne, soprattutto se la cerimonia è religiosa. Allo stesso modo sono da evitare stampe chiassose ed eccessi di ogni genere dal make-up troppo marcato ai tacchi chilometrici. Ovviamente ogni matrimonio avrà il suo grado di formalità e stile ma in generale evitiamo di risultare sopra le righe.
4. Accessori sportivi e scarpe troppo “nude”. Anche se si tratta di un evento informale, evitiamo di indossare accessori troppo sportivi e borse maxi o tracolle. Anche le scarpe devono essere adeguate al look evitando di indossare sandali troppo “nudi”, zeppe, stivali, mocassini e tutte quelle calzature che non sono mai abbastanza eleganti.
Per lui:
1. Indossare lo smoking. Lo smoking è un abito da sera, e comunque: il rischio è di risultare più eleganti dello sposo.
2. Colori audaci. Con un completo blu scuro o grigio non sarete mai fuori posto.
3. Scarpe marroni, capi sportivi e orologi troppo tech. Come per le signore i dettagli sono importanti.
Ancora qualche dubbio? Per approfondimenti ti consigliamo di seguire Elisa Motterle sul suo sito e sui canali social.
www.elisamotterle.com
IG @elisa_motterle
Elisa Motterle – Autrice del bestseller Bon Ton Pop (2021) e di Bon Ton Pop a Tavola (2022) è stata definita dal Corriere della Sera “il volto del galateo nel terzo millennio”.
Elisa Motterle è l’unica trainer italiana di Etiquette certificata dalla International Protocol and Etiquette Academy di Londra, e si è perfezionata a Villa Pierrefeu, l’ultima finishing school ancora attiva in Svizzera.
La sua community di Instagram conta oltre 83.000 fan, la sua missione è svecchiare il galateo, e dimostrare che il bon ton non è un set di regole antiquate, ma un lusso quotidiano che permette a ognuno di elevare i propri standard.