Intervista a Stefania Visconti, io e il mio grande amore per il Teatro

Intervista a Stefania Visconti, io e il mio grande amore per il Teatro

di Laura Gorini

La recitazione teatrale è un tuffo interiore che permette di conoscere e conoscersi a fondo e scoprire quelle caratteristiche personali che non pensiamo di avere

Lei non lo ha mai dimenticato. E da lui è tornata. Tra Stefania Visconti, attrice e performer sopraffina, oltre che stimata modella, e il Teatro è stato amore fin dal primo sguardo. E ora lei ha voluto riabbracciarlo senza però dimenticare tutto il resto.

Stefania, sei tornata ultimamente più che mai al tuo grande amore…. Sto parlando del Teatro. Dunque possiamo proprio dire che per te vale il detto che il primo amore non si scorda mai?

Il Teatro è stato il mio primo incontro con l’arte e mi ha dato tutti gli strumenti necessari per essere a mio agio sul palco. La recitazione teatrale è un tuffo interiore che permette di conoscere e conoscersi a fondo e scoprire quelle caratteristiche personali che non pensiamo di avere. Si è palesata la possibilità di poter interpretare Amanda Lear nello spettacolo “Il ritorno di Dalí” scritto, diretto e interpretato da Demian Aprea. Ho accolto con entusiasmo l’occasione di tornare sul palco in queste vesti esilaranti per rappresentare un’iconica artista fenomenale che è sempre stata per me un grande esempio.

Immagino che sarai perennemente con la valigia in mano… Come vinci la nostalgia di casa?

Dopo la vittoria a Cannes nel 2022 con il cortometraggio “Il barbiere complottista” di Valerio Ferrara, la mia attività artistica si è intensificata notevolmente. Sono sempre in movimento grazie alle numerose proposte di lavoro che sto ricevendo soprattutto in questi ultimi due anni. Non mi pesa lo stare poco in casa perché questo vuol dire che le cose stanno procedendo nella giusta direzione.

In molti però sostengono che per un vero artista la sua casa sia il palcoscenico…Tu che ne pensi?

Il palcoscenico può essere una seconda casa ma per me è fondamentale avere quei momenti rigenerativi a casa propria. Ogni tanto è necessario staccare altrimenti si resta imprigionati a teatro e nelle vite dei personaggi e la cosa può diventare leggermente destabilizzante.

Spesso per diventare un artista con A maiuscola è necessario sacrificare la propria vita privata… Tu come sei riuscita a realizzarti sotto ogni punto di vista?

Partiamo dal presupposto che io ho cercato sempre di far convivere carriera e vita privata, non è facile sicuramente perché a volte il tempo libero a disposizione è davvero poco. Ho imparato che non è la quantità ma la qualità del tempo che si passa col partner a fare la differenza. Tuttavia prima non avevo questo pensiero e cercavo sempre di fare vita di coppia a discapito del lavoro.

So che di recente sei tornata da un bel e lungo viaggio… Vuoi raccontarci qualcosa?

Una delle mie passioni è viaggiare e negli ultimi anni ho avuto difficoltà a farlo proprio per la mancanza di tempo libero dovuta ai numerosi lavori. Non ho avuto un attimo di tregua per ritagliarmi qualche spazio da dedicare a questo ma finalmente sono riuscita a pianificare alcuni viaggi incastrando i miei impegni e quelli del mio compagno. Siamo stati in Messico a Capodanno e finalmente ho recuperato il contatto con me stessa in un Paese bellissimo con tante cose da vedere e da scoprire. A Pasqua sono andata a rilassarmi a Gran Canaria per qualche giorno e già ho prenotato altri viaggi per l’estate.

E ora quali nuove sfide ti attenderanno?

Fino ai primi di luglio sarò impegnata nella conduzione del format d’arte “Trittico d’Artista” ideato dal curatore e scrittore Andrea Alessio Cavarretta. Poi sarò in scena a giugno con uno spettacolo diretto da Senith. Inoltre sempre in quel mese lo sarò con un altro spettacolo di heels dance diretto da Germoglio di Single. Inoltre sarà impegnata nel ruolo di giurata in vari concorsi di drag queen. Infine, a breve inizierò le riprese di un nuovo film.

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