Cosa ci fanno Jeff Bezos e Bill Gates in Groenlandia ??

Cosa ci fanno Jeff Bezos e Bill Gates in Groenlandia ??

Sembra proprio che tutti i miliardari del mondo tech siano andati in vacanza in Groenlandia o forse (più probabilmente) alla ricerca di risorse, approfittando dello scioglimento dei ghiacci.

Infatti Jeff Bezos – ora finalmente libero di navigare con il suo mega yacht, magari proprio in direzione nord… – e a Bill Gates, promesso povero dopo aver annunciato che donerà tutti i suoi averi in beneficenza.

Ma scherzi a parte, il discorso è importante perché non è un caso (e si legge ormai ovunque) che personaggi influenti (e ricchi) come Bezos e Gates siano alla ricerca di risorse green o a sostegno della transizione ecologica: l’oro del futuro (ma anche del presente) lo si sta cercando proprio sotto i ghiacci in fase di scioglimento che lasciano spazio a terreni mai esplorati e studiati in precedenza. Entrambi finanziano KoBold Metals, startup di esplorazione mineraria “AI-powered” che utilizza tecniche di cloud computing e di machine learning per “prevedere la composizione del sottosuolo”.

Le attività di perlustrazione attualmente in corso riguardano la parte occidentale della Groenlandia (Disko e Nuussuaq), l’azienda sta cercando metalli e minerali preziosi (specie nichel e cobalto, che poi tanto green non sono…) che possano essere impiegati soprattutto per la costruzione di auto elettriche e batterie rinnovabili.

“Siamo quasi certi che qua sotto ci siano risorse per alimentare 100 milioni di veicoli elettrici”, ha detto un portavoce dell’azienda.

Il ruolo dei miliardari (tech) è fondamentale: senza il loro apporto non si potrebbero sostenere questi ingenti investimenti, e per “elettrificare completamente l’economia globale” è necessario stringere i tempi e trovare soluzioni sostenibili. La perlustrazione è attualmente in corso con strumentazioni scientifiche, droni ed elicotteri dotati di sensori che misurano il campo elettromagnetico del sottosuolo, così da mappare gli strati rocciosi. I campioni prelevati serviranno agli esperti per conoscere meglio il terreno e capire dove possano trovarsi le risorse che stanno cercando.

La Groenlandia è il ground zero per gli impatti dei cambiamenti climatici, ma potrebbe anche diventare il ground zero per l’approvvigionamento dei metalli necessari per risolvere la crisi.

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