by Mirco Galliazzo
Un match bellissimo, intenso, come non si vedeva da anni. Gli spagnoli hanno giocato con una fitta rete di passaggi che non hanno dato alcun risultato se non ottenere a livello statistico, una percentuale di maggior possesso palla.
L’Italia invece ha arginato bene le offensive degli spagnoli rendendosi letale nelle ripartenze e contropiede. Infatti da un veloce rinvio del portierone Donnarumma sul fronte sinistro verso lo scattante Verratti parte fulmineamente una azione, “imbecca” Insigne che con maestria lancia la palla in profondità verso Immobile, con una zampata, il nostro attaccante, difende il possesso, lasciando scorrere la palla che giunge a Chiesa che con un lampo di genio annichilisce le certezze della Spagna con una azione personale e un tiro che resterà nella storia. Un Goal di rara bellezza che regala al mondo intero un interminabile momento di spensieratezza e a Wembley, ai nostri connazionali, una indimenticabile emozione.
Dopo il pareggio di Morata giunto a conclusione di una bella azione percussiva con perfetta triangolazione, si capisce che la partita non terminerà entro i novanta minuti.
Nei tempi supplementari le due squadre si affrontano guardinghe e gli azzurri minuto dopo minuto intuiscono che la serata può essere proficua. Ai rigori, una roulette russa del calcio moderno, la spuntiamo noi, per carattere, per estro, non a caso Donnarumma para il penalty a Dani Olmo e Jorginho confeziona una rete che non lascia dubbi, classe cristallina e fantasia sono un prezioso patrimonio. L’Italia vola in finale e domenica prossima la notte magica si potrebbe tingere di azzurro!