Lidia Laudani: ‘Un’Altra Vita’ è un grido di speranza per chi si sente perso
Resilienza e rinascita: la scrittrice racconta come trasformare il dolore in forza
Lidia, il tuo impegno sociale è un elemento centrale del tuo percorso. Cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada?
Il mio impegno nasce dalla necessità di affrontare apertamente temi come la violenza di genere, le relazioni tossiche e lo stalking. Sono realtà devastanti che ho conosciuto da vicino, sia per esperienza personale sia attraverso le storie di chi mi è accanto. Non potevo restare in silenzio. La scrittura e gli incontri con il pubblico sono diventati i miei strumenti per sensibilizzare e dare voce a chi è stato zittito dalla paura o dalla vergogna.
Il tuo romanzo Un’Altra Vita tocca temi così delicati. Cosa ti ha spinto a scriverlo?
Un’Altra Vita è nato dalla voglia di rompere il silenzio su esperienze che troppo spesso vengono minimizzate o ignorate. Volevo creare una storia che fosse un invito al coraggio e alla rinascita. Molte persone vivono relazioni tossiche o subiscono violenza senza sapere come uscirne, e questo libro vuole essere un faro, una guida per chi si sente perso.
Quanto c’è di reale nelle vicende narrate?
C’è moltissimo di reale. Ogni emozione, ogni episodio del romanzo è ispirato a esperienze vissute da me o da persone che conosco. Ho voluto raccontare la verità, seppur romanzandola, perché credo che solo affrontando la realtà si possa offrire un messaggio autentico. Questo libro è la voce di chi spesso non riesce a raccontare la propria storia.
Puoi darci qualche anticipazione sui tuoi prossimi progetti?
Sono completamente immersa nel sequel di Un’Altra Vita, che si intitola Un’Altra Me e uscirà a metà gennaio 2025. Beatrice, la protagonista, continuerà il suo percorso di crescita, affrontando nuove sfide e scoprendo la forza che non pensava di avere. Questo progetto è particolarmente importante per me, e il supporto di Gerardo Saponara come editor è stato fondamentale. Gerardo ha saputo cogliere esattamente ciò che volevo esprimere, andando oltre le parole per arrivare all’essenza del messaggio. Collaborare con lui è stato un privilegio: la sua sensibilità e il suo intuito hanno dato ulteriore profondità al romanzo. Non vedo l’ora di condividerlo con i lettori.
Qual è il messaggio più importante che vuoi trasmettere con i tuoi romanzi?
Che la resilienza è la chiave per uscire dal dolore. Anche nelle situazioni più difficili, è possibile trovare una strada per ricostruirsi e vivere una vita diversa. Ho ricevuto tanti messaggi di persone che si sono riconosciute nelle vicende del libro, che hanno trovato il coraggio di affrontare ciò che prima sembrava insormontabile. Questo è il motivo per cui scrivo: per aiutare chi si sente intrappolato a vedere nuove possibilità.
Quale consiglio daresti a chi vive una relazione tossica o subisce violenza?
Non rassegnatevi mai. La violenza e lo stalking non definiscono chi siete, e c’è sempre una via per uscirne, anche quando sembra impossibile. La resilienza è una forza che può portarvi lontano, ma non abbiate paura di chiedere aiuto. Cambiare strada richiede coraggio, ma vi permetterà di costruire una vita nuova e più luminosa.
Grazie Lidia per questa intervista toccante e piena di speranza.
Grazie a voi! Grazie a Best Magazine! È un onore poter condividere il mio percorso. Per chi volesse seguirmi e rimanere aggiornato sulle date delle presentazioni, vi invito a seguirmi sui social come Lidia Laudani scrittrice. Spero di incontrarvi presto ad una delle presentazioni del libro!